CONFEDERAZIONE ITALIANA DIRIGENTI QUADRI ED IMPIEGATI DELL’AGRICOLTURA
Depliant Illustrativo (PDF) Prima Fase -1 (PDF) Prima Fase – 2 (PDF) Seconda Fase (PDF)
SCHEDA DI PROGETTO L.125/91
1. tipologia di azione positiva :
- promuovere le pari opportunità attraverso
- progetti integrati concordati ed attuati da almeno tre soggetti, ognuno secondo le proprie specificità: un’associazione di genere, un’organizzazione sindacale o datoriale o ordine professionale, un ente pubblico.Tali progetti possono, per
- esempio, prevedere
- azioni di informazione, sensibilizzazione, diffusione di buone prassi e strategie di implementazione dell’ottica di genere in tutte le politiche e tutti i livelli della società (Gender Mainstreaming).
2. soggetti coinvolti:
– proponente : CONFEDERDIA (Confederazione Dirigenti Impiegati e Quadri dell’Agricoltura)
– partner 1: Comune di Roma – Assessorato Pari Opportunità
– partner 2 : Consorzio Casa Internazionale delle Donne
3. problema affrontato
Il tema dell’equa rappresentanza delle donne nella vita economica e sociale, le pari di opportunità di accesso alla formazione, all’istruzione e quindi al lavoro, la parità di risultato garantita dall’eliminazione della segregazione verticale, sono tutti elementi che, seppure ben presenti nella maggior parte dei contesti sociali, si rivelano di significativa importanza nel settore agricolo.
Gli stereotipi di genere, che in altri ambiti sembrano aver perso forza, in agricoltura e nei settori correlati ancora permangono.
Il problema sembra non essere né quello della propensione all’imprenditorialità, né quello delle competenze relative alla gestione manageriale di aziende, seppure di dimensioni non sempre elevate.
Ben diverso lo scenario quando si passano ad analizzare i dati relativi a:
– l’accesso all’ istruzione e formazione agricola
– l’occupazione nel settore agricolo
L’impossibilità ad avere a disposizione statistiche di genere impedisce da un lato una corretta lettura del contesto, dall’altro impedisce di disegnare politiche ed azioni per l’orientamento mirato delle studentesse.
Sul versante della formazione universitaria, secondo il Rapporto 2003 presentato dal Comitato Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario presso il Ministero dell’Istruzione, le facoltà ad indirizzo agrario presentano ancora una netta sperequazione delle donne iscritte rispetto al totale (31%), un valore inferiore spetta solo ad Ingegneria con il 18% di donne iscritte.
Alla segregazione verticale che si verifica per l’istruzione e la formazione, si aggiunge la segregazione orizzontale in ambito lavorativo.
I problemi e il sistema di discriminazioni a cui intende far fronte il progetto possono quindi riassumersi in:
1. barriere all’accesso all’istruzione e formazione ad indirizzo agrario.
2. segregazione orizzontale e discriminazione di valore in ambito lavorativo.
3. sottorappresentatività delle donne in seno agli organismi decisionali ed apicali di associazioni di categoria, organizzazioni datoriali, ordini e albi professionali del settore agricolo.
4 . Azioni/ fasi previste
a. INDAGINE CAMPIONARIA su studenti e docenti degli Istituti di Primo e Secondo Grado per :
– evidenziare il vissuto nei confronti dell’agricoltura e delle professioni agricole in generale
– analizzare gli stereotipi culturali e di genere
– definire gli strumenti per l’elaborazione di un “protocollo/vademecum per l’orientamento e la sensibilizzazione di genere” nella scelta di percorsi formativi e lavorativi legati al comparto agricolo.
b. Realizzazione di cicli di incontri per l’informazione, la sensibilizzazione e l’orientamento di genere per la rimozione degli stereotipi culturali e di genere nel settore agricolo e per la valorizzazione della presenza e delle competenze femminili all’interni del comparto.
Beneficiari: studenti, studentesse e corpo docente delle ultime classi degli Ist. di I e II Grado del Comune di Roma.
c. ideazione e realizzazione di una campagna di informazione e sensibilizzazione destinata a tutti gli Istituti di I e II Grado del Comune di Roma ed al vasto pubblico.
d. valorizzazione della presenza femminile all’interno degli organismi di rappresentanza di organizzazioni sindacali, datoriali, delle associazioni di categoria, confederdordini professionali e albi. Obiettivo è la riduzione dell’impatto degli stereotipi di genere e dei fenomeni di segregazione orizzontale, oltre che la valorizzazione delle competenze femminili.